assemblea dei delegati RPV
«G-enesis», BAR e CCL in primo piano
Oltre 20 delegati della sottofederazione del personale di manovra, riuniti al Novotel di Berna, hanno ascoltato gli aggiornamenti esposti dai due relatori del segretariato SEV sulla situazione di FFS Cargo, sulle trattative in corso per le regolamentazioni specifiche settoriali sulla durata del lavoro (BAR) e sui CCL FFS e FFS Cargo.

Il segretario sindacale del SEV Philipp Hadorn ha rivolto pesanti critiche allo smantellamento in corso a FFS Cargo, frutto di una politica «Che si limita a reagire, priva di visioni e che si rassegna alla capitolazione». A causa del calo della congiuntura, la direzione vuole tagliare oltre 100 posti di lavoro a tempo pieno e chiudere otto terminali di traffico combinato. Due sono in Ticino, ma vi è anche quello di Gossau. «La nostra maggior preoccupazione è ora di trovare soluzioni accettabili per tutti gli interessati da queste misure», ha spiegato la sezione RPV Thurtal. Hadorn ha ricordato le condizioni previste dal CCL: i colleghi con almeno 4 anni di servizio o 58 anni di età devono ricevere la proposta di un posto di lavoro alternativo ragionevolmente esigibile. Nonostante il Parlamento abbia votato in marzo sovvenzioni al traffico a carri completi isolati, limitate a 8 anni ma con la possibilità di prolungarle, l’azienda intende raggiungere l’autosufficienza economica. Ha quindi varato il progetto «G-enesis», che prevede di stralciare altri 300 posti entro il 2030, prendendo in conto di perdere circa il 15% del volume di traffico a favore della strada.
«Reagire a un calo congiunturale tagliando nel proprio personale specializzato e sulle prestazioni è avventato – ha spiegato Hadorn – in quanto l’azienda si priva della capacità di far fronte alla crescita del 40% del traffico pronosticata entro i prossimi 20 anni dalla Confederazione». Limitarsi a fornire le prestazioni che coprono i costi è un atteggiamento da piccola azienda priva di visioni, mentre FFS Cargo è una ferrovia statale che in marzo ha di fatto ricevuto dal Parlamento l’incarico di trasportare più merci, anche perché la rete stradale è sovraccarica e non può essere ampliata all’infinito, come ha confermato il rifiuto in votazione popolare ai progetti di ampliamento autostradale. Lo stesso popolo si è invece più volte espresso a favore dell’ampliamento della ferrovia. «Il problema del trasferimento è soprattutto nel prezzo del trasporto», ha commentato Hadorn rilevando che, nonostante i segnali positivi provenienti dalla politica, la direzione di Cargo insista smantellando e scontentando la clientela invece di puntare a un miglioramento dell’offerta e battersi per ottenere ulteriori mezzi per implementarla.
Il vicepresidente SEV Patrick Kummer ha invece fatto il punto sulle trattative BAR del traffico viaggiatori FFS. Il SEV sta respingendo i tentativi delle FFS di far pressione sui tempi e intende sottoporre il risultato alle 4 categorie professionali interessate. Dal canto loro, i delegati RPV hanno deciso di sottoporre il risultato a tutti i membri RPV che lavorano nel settore. Kummer ha anche spiegato che il video diffuso dalle FFS sull’argomento riflette unicamente le loro posizioni e non è stato in alcun modo approvato dal SEV. Ha infine precisato che il SEV punta ad ottenere, possibilmente entro agosto, un miglioramento delle indennità e dei salari minimi.
L’AD ha pure discusso dell’obbligo imposto un anno fa da FFS Cargo al personale di manovra di portare le protezioni auricolari, al quale da luglio 2025 si aggiungerà anche una protezione della nuca. «Visto che le raccomandazioni di un tempo sono ormai state trasformate in obblighi, l’azienda dovrebbe come minimo fornire il materiale protettivo necessario, invece di demandare questo compito al singolo collaboratore», ha criticato un partecipante.
Markus Fischer
Finanze, evoluzione dei membri e elezioni
La RPV ha chiuso i conti 2024 con una perdita di 2887.86 franchi, che ha potuto essere assorbita senza troppi problemi dal patrimonio. Sulla base di un effettivo medio di 1100 membri, è poi stato approvato un preventivo per il 2026 con una perdita di 7000 franchi. Da gennaio a maggio, l’effettivo dei membri è sceso da 1141 a 1126. In questo periodo, sono stati reclutati 20 nuovi membri, a fronte però di 35 membri che sono passati ad altre sottofederazioni o hanno lasciato il SEV. Il presidente centrale Danilo Tonina ha incoraggiato tutti a voler contattare le nuove colleghe e i nuovi colleghi sul posto di lavoro, in particolare coloro che terminano la formazione di «specialista di trasporto ferroviario» presso Login.
Bruno Schmid (RPV Thurtal) è stato eletto membro sostituto della commissione CCL di FFS Cargo, a fianco dei tre rappresentati uscenti. Nella conferenza CCL di FFS Cargo è stato eletto Senthamilrajah Erakirthan, soprannominato «Raki» (RPV Südostschweiz). Dei 12 seggi della RPV nella conferenza,3 restano vacanti. Raki è anche membro sostituto della CVG RPV. Peter Zürcher (RPV Thurtal) ha ricevuto un omaggio in ringraziamento dell’attività svolta nella CVG. Alessandro di Bello è stato eletto come nuovo rappresentante del Ticino nel comitato centrale RPV, in sostituzione di Yuri de Biasi, che è pure stato sostituito nella commissione migrazione da Luca Braga (RPV Zurigo). Continua invece la ricerca della RPV di una rappresentante nella commissione femminile.