Railcube BLS: un dado da trarre
Nel novembre 2023, BLS Cargo ha introdotto il sistema di pianificazione delle risorse Railcube. Esso ha sostituito il tool di pianificazione RailOpt, ormai obsoleto, e avrebbe dovuto portare a BLS e alle sue collaboratrici e collaboratori numerosi vantaggi, riducendo al minimo gli errori e aggiornando costantemente tutte le parti interessati sullo stato della pianificazione.
Nonostante queste promesse e l’impegno di un team incaricato di lavorare al progetto, la sua implementazione ha causato importanti problemi: dapprima erano le interfacce a non funzionare correttamente, poi vi erano importanti problemi nel conteggio del tempo, spesso venivano attribuiti locomotori sbagliati ai treni rendendone necessario il ricovero, i turni venivano rappresentati in modo caotico, vi sono state infrazioni alla Legge sulla durata del lavoro (LDL), sia a livello di pianificazione sia nei servizi e le prestazioni preliminari e susseguenti non potevano essere riprodotte in modo automatico.
Colleghe e collegi della disposizione e i macchinisti e le macchiniste delle BLS hanno dato prova di comprensione e grande pazienza per questi difetti di gioventù, ma devono sobbarcarsi un maggior onere di lavoro importante e sono irritati dalla mancanza di progressi. La segretaria sindacale SEV Katrin Leuenberger ha quindi contattato la BLS e incontrato i suoi responsabili nel settembre 2024. Si è trattato di uno scambio molto costruttivo, al termine del quale è giunta l’assicurazione che entro febbraio 2025 i problemi principali sarebbero stati risolti. «Febbraio è però diventato marzo, poi giugno e, secondo le ultime informazioni, l’eliminazione di queste importanti lacune dovrebbe avvenire entro agosto 2025. La pazienza di colleghe e colleghi è però esaurita», sbotta la segretaria sindacale. La scadenza di agosto deve assolutamente essere rispettata.
Il SEV non comprende come si sia potuto implementare un tool di pianificazione con simili lacune di sviluppo e critica anche le mancanze della comunicazione al personale da parte della BLS.
Nel frattempo, la BLS sta preparando un altro importante progetto informatico: RailCore, con il quale vuole sostituire il sistema di pianificazione delle risorse e di disposizione della produzione ferroviaria. L’appalto per questa applicazione è andato alla ditta IVU, con la quale la BLS aveva già vissuto una vicenda controversa, che aveva portato nel 2019 all’abbandono di un progetto e alla perdita di oltre 20 milioni di franchi.
«Per questo motivo, siamo molto critici nei confronti del nuovo sistema e ne seguiremo con grande attenzione gli sviluppi», conclude Katrin Leuenberger.
Chantal Fischer