Il SEV è favorevole al nodo intermodale di Locarno-Muralto
Il 15 giugno in Ticino si voterà sullo stanziamento di un credito per la realizzazione del nodo intermodale alla stazione FFS di Locarno-Muralto, un’infrastruttura voluta per rispondere con un trasporto pubblico più moderno alla crescente domanda di mobilità.
Il sindacato del personale dei trasporti SEV ritiene che il progetto previsto dal nuovo nodo intermodale sia una risposta adeguata all’evoluzione della domanda di mobilità e che renda il trasporto pubblico più moderno, efficiente e sicuro. La situazione attuale presenta infatti una serie di criticità in termini di sicurezza e qualità del servizio, nonché di accessibilità. L’infrastruttura non è ad esempio conforme alle normative in materia d’accesso alle persone con andicap, né garantisce un’interconnessione fluida e in sicurezza tra i vari mezzi di trasporto, oltre ad ostacolare l’ottimizzazione dei tempi di transito e la puntualità dei servizi.
Dal 2019 ad oggi, l’utenza complessiva sulle linee delle Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi (FART) è aumentata del 36% sulle tratte regionali e del 49% su quelle urbane. Dal 2021 arrivano in questa stazione più treni regionali (TILO) e più autobus (FART e AutoPostale). Una prima risposta alla crescente attrattiva del trasporto pubblico nella regione. Inoltre, dalla stazione di Locarno passano ogni giorno circa 30.000 persone, una mole di utenza che rende disfunzionale l’attuale infrastruttura.
Il nodo intermodale rappresenta quindi un punto chiave per la mobilità del locarnese e delle sue valli, così come per quella delle sponde del lago, oltre ad essere un collegamento importante con l’asse ferroviario cantonale.