Impressioni dal 1° maggio 2025

Anche il 1° maggio 2025 il SEV era presente in tutta la Svizzera. Sotto gli slogan «Solidarietà, non odio» e «Stop alla violenza - più rispetto per il personale», migliaia di persone sono scese in piazza.
Decine di migliaia di persone sono scese nelle strade di tutta la Svizzera in occasione della giornata internazionale dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. 2500 i presenti a Bellinzona, dove il sole ha brillato per tutta la giornata.
Quest’anno lo slogan ufficiale dell’USS era: «Solidarietà, non odio», con alcune varianti legate alle sensibilità e situazioni regionali, come a Bellinzona dove l’USS Ticino e Moesa ha sfilato con lo striscione: «Salari giusti e servizi pubblici: nessuna frontiera per i diritti».
La città che ha riunito più manifestanti è stata Zurigo, con quasi 14 000 partercipanti. Pierre-Yves Maillard, presidente dell’USS, ha preso la parola al Primo Maggio organizzato nella Valée de Joux: «L’estrema destra avanza con la complicità delle élites economiche, ma senza portare alcuna risposta ai problemi di un mondo ingiusto, nel quale i miliardari si arricchiscono senza scrupoli sulle spalle della popolazione. Al contrario, mirano a perennizzare questo sistema iniquo e pericoloso», ha detto.
In diverse città i membri del SEV hanno manifestato con un messaggio chiaro: «Stop alla violenza! Più rispetto per il personale!», affinché le autorità, le ditte e la popolazione agiscano per far cessare la crescente violenza verso il personale dei trasporti pubblici.
In Ticino il SEV ha voluto portare in Piazza la sua contrarietà al progetto Genesis di FFS, con lo slogan: «No allo smantellamento di FFS Cargo». Durante il corteo Thomas Giedemann, segretario sindacale SEV, ha ribadito: «Le riorganizzazioni in seno a FFS Cargo sono solo frutto di una politica aziendale miope. Il taglio di posti di lavoro è un imperdonabile ed irrecuperabile errore strategico che mette a rischio la futura esistenza dell’azienda».
Presente a Losanna al mattino e a Coira nel pomeriggio, Matthias Hartwich, presidente del SEV, ha sottolineato l’importanza di serrare i ranghi in questi tempi difficili, di dar prova di solidarietà e di lottare per preservare la democrazia.
A Brugg, la presidente centrale LPV, Hanny Weissmüller, ha raccontato la sua quotidianetà di macchinista, spiegando che un ambiente di lavoro sicuro, così come la solidarietà e la non violenza dovrebbero essere la norma.
In segno di riconoscenza verso chi fa funzionare i trasporti pubblici anche il 1 Maggio, il SEV ha distribuito cioccolata al personale di bus e treni in tutta la Svizzera.
Al seguente link troverete il reportage della radio ticinese "Rete uno" con una dichiarazione di Thomas Giedemann, segretario sindacale SEV, sulla riduzione dei posti di lavoro pianificata da FFS Cargo: avenue.argusdatainsights.ch/Article/AvenueClip?avenueGUID=b4fe8b52e9974699baf29d1e5c151a38&aboNrIntern=3005710&herkunftOriginalId=95569520&dateitypId=4
Al micofono sono anche: uno dei licenziati della DPD a Giubiasco, poi Giangiorgio Gargantini di Unia e Valentina Cavadini (ATLAS).