14 giugno : Insieme per la parità, in dietro non si torna!
Sabato 14 giugno si sono svolti raduni e manifestazioni in 25 città e comuni in tutta la Svizzera. Infatti, nonostante siano passati 44 anni dall’introduzione nella Costituzione federale dell’articolo sulla parità tra uomini e donne, questa è purtroppo ancora lungi dall’essere raggiunta.

Solo per fare degli esempi: le donne guadagnano tutt’oggi in media 1.364 franchi in meno degli uomini, le professioni con un’alta percentuale di donne continuano ad essere meno retribuite e una donna su due è vittima di molestie sessuali sul posto di lavoro.
A livello internazionale, una rinascita della destra conservatrice sta portando ad attacchi frontali contro diritti conquistati con grande fatica. Questo fa sì che invece di progressi, si profilano minacce di gravi passi in dietro sul fronte della parità. Per questo motivo, diverse organizzazioni e collettivi femministi si sono nuovamente mobilitati quest’anno il 14 giugno.
Dal canto suo, l’Unione sindacale svizzera (USS) chiede ai datori di lavoro e ai responsabili politici di adottare misure efficaci affinché la parità sia finalmente realizzata.
Le rivendicazioni centrali dei sindacati
• Lotta contro le discriminazioni salariali: poiché le analisi sulla parità salariale condotte finora hanno fallito, sono necessari controlli obbligatori e multe per le aziende che si rifiutano di controllare i propri salari o che praticano discriminazioni.
• Aumento dei salari bassi: occorre migliorare i salari nelle professioni a maggioranza femminile e garantire un salario mensile di almeno 5.000 franchi per le persone che hanno completato un apprendistato.
• Stop alla regressione a livello internazionale: occorre porre fine allo smantellamento, a seguito dell’evoluzione politica negli Stati Uniti, dei programmi per le pari opportunità applicati dalle aziende attive a livello mondiale.
• Accoglienza dei bambini: gli asili nido devono diventare, come la scuola, un servizio pubblico universale.
• Lotta alle molestie sessuali sul posto di lavoro: è urgente attuare una politica vincolante di tolleranza zero.
Non è più ammissibile che a distanza di oltre quarant’anni, un articolo costituzionale non venga ancora rispettato.
USS/SEV