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Pacchetto di sgravi 2027: risparmiare a ogni costo?

La consigliera federale Karin Keller-Sutter e il suo cosiddetto gruppo di esperti vogliono risparmiare, senza curarsi minimamente di quanto ciò costerà a tutti noi. Lo chiamano «pacchetto di sgravi», ma è un nome molto fantasioso per ciò che il Consiglio federale ha in mente. In realtà, infatti, si risparmierà soprattutto sul futuro e sul sociale, sulla cultura, sulle infrastrutture e sulla protezione del clima, ma anche sui trasporti pubblici.

«Sgravio» significa quindi la soppressione dei sussidi e degli investimenti statali. Questo non è uno sgravio per la popolazione svizzera. In questo modo, infatti, i cittadini svizzeri non vengono «sgravati», ma costretti a pagare un conto salato.

Se, ad esempio, si vuole aumentare di 60 milioni di franchi all'anno il grado di copertura dei costi nel trasporto regionale viaggiatori, i clienti e i dipendenti non saranno alleggeriti, ma gravati: con prezzi più alti, un'offerta peggiore o riduzioni salariali. Si «risparmia» quindi sulla sicurezza quando è indispensabile. Quindi, coloro che si comportano in modo rispettoso dell'ambiente e coloro che fanno il lavoro vengono penalizzati.

Un altro esempio: se i contributi al fondo per le infrastrutture ferroviarie vengono ridotti di 200 milioni di franchi all'anno, gli investimenti nell'ampliamento e nella manutenzione non verranno effettuati: non si tratta di un alleggerimento, ma di un falso risparmio.

Se gli incentivi per i motori alternativi per autobus e navi vengono ridotti di quasi 60 milioni di franchi all'anno, si risparmia sull'ambiente e sulla necessaria riduzione dei gas serra. Esaminando l'elenco, si nota che i tagli riguardano sempre le persone che dipendono dai servizi pubblici – nel trasporto pubblico, ma anche nei servizi culturali e sociali – e dagli incentivi pubblici. Anche per quanto riguarda i tagli alle misure climatiche, ci si può chiedere quanto siano sensati i massicci risparmi (fino a 400 milioni di franchi all'anno). L'estate appena trascorsa ha dimostrato come anche in Svizzera soffriamo per il riscaldamento climatico.

In conclusione: il cosiddetto «pacchetto di sgravi» è una frode, perché i cittadini svizzeri non vengono alleggeriti, ma puniti. Il Parlamento ha ora il compito di correggere il pacchetto affinché non gravi ulteriormente sulla popolazione.

Editoriale di Matthias Hartwich, Presidente del SEV