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colpi di diritto

Diritto di essere informati e consultati dal datore di lavoro

Nelle relazioni di lavoro, il datore di lavoro ha un dovere importante nei confronti del proprio personale. Come minimo, deve consultare i/le dipendenti su questioni relative alla tutela della salute, all’organizzazione del lavoro, all’orario di lavoro e alle misure relative al lavoro notturno. Nel caso in cui è stato negoziato un Contratto collettivo di lavoro (CCL) o un regolamento del personale, il diritto all’informazione e alla consultazione può essere notevolmente ampliato.

Da un lato, l’articolo 48 della Legge sul lavoro garantisce il diritto all’informazione e alla consultazione su questioni relative alla tutela della salute, all’organizzazione del lavoro, all’organizzazione dell’orario di lavoro e alle misure relative al lavoro notturno. Inoltre, l’articolo 10 della Legge sulla partecipazione conferisce ai/alle rappresentanti dei lavoratori/trici il diritto di partecipare in una serie di ambiti. Una forma di partecipazione più ampia, che conferisce maggiori poteri al/la dipendente, è tuttavia possibile nell’ambito di un CCL o di un regolamento aziendale.

Il diritto di essere informati e consultati è un diritto che precede la misura adottata dal datore di lavoro. I/le dipendenti devono poter discutere ed essere ascoltati in merito alla misura. Di conseguenza, il datore di lavoro deve mettere in atto questa partecipazione prima che la decisione venga presa e, se l’ impresa non intende seguire le osservazioni del personale, quest’ultimo può chiedere all’impresa di motivare la sua decisione.

L’articolo 5 dell’Ordinanza 3 relativa alla Legge sul lavoro stabilisce che il datore di lavoro deve garantire che i/le lavoratori/trici siano informati in modo adeguato e appropriato sui potenziali rischi fisici e psicologici a cui sono esposti nel corso del loro lavoro, e che deve anche istruirli sulle misure di sicurezza. L’articolo 6 della stessa Ordinanza riconosce ai lavoratori e alle lavortatrici il diritto di essere consultati e di essere informati tempestivamente sulle questioni relative alla salute. Inoltre, le maestranze possono avanzare proposte prima che il datore di lavoro prenda una decisione, e il datore di lavoro deve giustificare la sua decisione se non è, o non è del tutto, nell’interesse del personale.

Per difendere gli interessi del personale, è importante contattare il SEV quando il datore di lavoro intende introdurre cambiamenti nell’organizzazione del lavoro.

Servizio giuridico del SEV