| Attualità / giornale SEV

colpi di diritto

Mobbing :agire invece di tacere

Il mobbing si verifica quando qualcuno, sul proprio posto di lavoro, viene emarginato, tormentato, sminuito o umiliato in modo sistematico e per un periodo prolungato. Non si tratta quindi di un contrasto o di un episodio isolato, ma di azioni ripetute allo scopo e con la conseguenza di ferire la persona coinvolta o di escluderla dal team. Ne sono esempi tipici critiche continue e ingiustificate, la mancata trasmissione di informazioni importanti o l’isolamento sociale da parte dei colleghi.

Dal punto di vista giuridico, il mobbing costituisce una violazione dell’obbligo di tutela da parte del datore di lavoro. Secondo il Codice delle obbligazioni e la Legge sul lavoro, quest’ultimo è tenuto a proteggere la salute e la dignità delle proprie collaboratrici e dei propri collaboratori. Se viene informato di un caso di mobbing, ha l’obbligo di intervenire, per esempio organizzando colloqui, una mediazione o prendendo provvedimenti organizzativi. Se non lo fa, deve assumersi le responsabilità di questa sua inazione.

Ecco un esempio concreto di queste situazioni: il signor K., da molti anni impiegato presso le FFS, si ritrova in un nuovo team e con una nuova superiore. All’inizio, le critiche sono di natura professionale, ma presto il tono diventa più aggressivo. Durante le riunioni di team viene regolarmente umiliato davanti agli altri e piccoli errori vengono esagerati e ingigantiti. Informazioni di lavoro importanti gli vengono trasmesse in ritardo, impedendogli di rispettare le scadenze. Alcuni colleghi si distanziano progressivamente da lui, per paura di diventare a loro volta bersaglio di simili trattamenti. Il signor K. si sente sempre meno sicuro, dorme male e comincia a dubitare del proprio futuro professionale. Solo quando inizia a documentare con precisione tutti gli episodi e si rivolge al SEV e alla commissione del personale, la situazione si sblocca. La superiore viene richiamata a un comportamento più corretto e per il signor K. viene organizzata una mediazione accompagnata. Questi provvedimenti portano a un netto miglioramento della situazione.

Conclusione

Il mobbing non è un fallimento personale, ma un attacco alla personalità e una chiara violazione della legge. Chi ne è vittima dovrebbe documentare gli episodi, informare le istanze competenti e cercare sostegno. Nessuno deve sopportare da solo un peso del genere.

Servizio giuridico del SEV