Azione contro il pacchetto di contenimento della spesa per il 2027

Oggi, il Sindacato del personale dei trasporti SEV ha consegnato all'Amministrazione federale delle finanze un autobus e un treno in forma di cartoline di protesta. Il personale contesta le misure di risparmio previste nel Traffico regionale viaggiatori. I/le dipendenti del trasporto pubblico temono infatti di dover pagare il conto nel caso in cui si effettuino risparmi nel trasporto pubblico. Per questo motivo rifiutano tutte le misure di riduzione dei costi nel trasporto pubblico.
«Investire piuttosto che risparmiare! Più soldi per i trasporti pubblici!», «Dipendenti soddisfatti = trasporti pubblici forti» e «Più personale, più sicurezza, più trasporti pubblici - per la mobilità del futuro!». Sono questi i messaggi contenuti nelle cartoline scritte dal personale dei trasporti pubblici al Consiglio federale. Il SEV ha consegnato le cartoline all'Amministrazione federale delle finanze il 25 aprile 2025 sotto forma di collage di autobus e treni. In questo modo, il sindacato esprime il timore che alla fine sia il personale a dover pagare per le misure di risparmio proposte nel trasporto pubblico.
Il SEV respinge fermamente il pacchetto di misure di risparmio per il 2027 perché prevede risparmi a breve termine, in particolare nel traffico regionale e nel finanziamento delle infrastrutture del trasporto pubblico; misure che sono in contrasto con gli obiettivi climatici e con la strategia a lungo termine per lo sviluppo del trasporto pubblico. Il SEV non condivide l' analisi del Consiglio federale sullo squilibrio finanziario strutturale: Confederazione, Cantoni e Comuni dispongono di un capitale proprio di oltre 123 miliardi di franchi, da anni presentano conti in pareggio, l'indebitamento della Confederazione è basso, il rapporto debito/PIL è costante o in calo e il freno all'indebitamento sta già portando a risparmi. Senza fondi sufficienti per l' ampliamento dei servizi e delle infrastrutture, c'è il rischio di una riduzione dei servizi, di un calo della qualità, di una carenza di personale e di un conseguente aumento dei costi.
«I programmi di risparmio a breve termine nel trasporto pubblico sono un'idea folle: mettono a rischio la mobilità di tutti, le condizioni di lavoro quadro del personale, la qualità del servizio e gli obiettivi climatici. Abbiamo invece bisogno di sicurezza nella pianificazione e di investimenti mirati a livello di infrastrutture e personale», afferma il presidente del SEV Matthias Hartwich. Il SEV non riesce a comprendere i tagli al Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (FOSTRA) e al Fondo per l'infrastruttura ferroviaria (FIF), l'aumento forzato del coefficiente di recupero dei costi per il Traffico regionale viaggiatori e l'abolizione delle sovvenzioni alla propulsione. Matthias Hartwich commenta: «Se la Confederazione vuole realizzare i suoi obiettivi di politica climatica, deve investire subito nel trasporto pubblico e garantire il finanziamento a lungo termine sia dell'infrastruttura, sia del Traffico regionale viaggiatori. Qualsiasi altra cosa contraddice la strategia generale del Consiglio federale in materia di trasporti e politica climatica e mette a rischio la mobilità regionale, soprattutto nelle aree rurali».
La risposta del SEV alla procedura di consultazione sulle «Misure di sgravio applicabili dal 2027» è disponibile al seguente link: https://sev-online.ch/it/downloads/pdf_it/2025/risposta-alla-procedura-di-consultazione-sulle-misure-di-sgravio-applicabili-dal-2027.pdf