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Un pacco di ricci di castagne e oltre 1.341 firme contro i liecenziamenti

Sono più di 1.341 le firme della petizione promossa dal SEV provenienti principalmente da diverse aziende di trasporto della Svizzera, in particolare compagnie di Navigazione, contro i tre licenziamenti antisindacali attuati da SNL lo scorso 29 luglio dopo che l’azienda aveva inoltrato ai Sindacati la disdetta straordinaria del Contratto collettivo di lavoro. Le stesse verranno spedite alla Direzione SNL con un pacco postale contenente ricci di castagne, la versione “nostrana” del cactus, come segnale di disapprovazione per l’agire di SNL.

Questi tre licenziamenti non sono, come dice SNL, una misura di riorganizzazione aziendale, ma dei mirati licenziamenti antisindacali. I tre colleghi licenziati erano infatti vicini al Sindacato e voci critiche all’interno dell’azienda. Il primo era membro della commissione del personale, il secondo era il candidato per rappresentare il personale nel consiglio di fondazione della cassa pensioni ed il terzo ha fatto intervenire il Sindacato per far valere i suoi legittimi diritti su questioni relative alla Legge sulla durata del Lavoro. Tre dipendenti scomodi da eliminare, e così è stato fatto. Questi licenziamenti sono avvenuti subito dopo che la Direzione SNL ha inoltrato ai Sindacati la disdetta straordinaria immediata del CCL. Una strategia chiara per eliminare dal tavolo negoziale chi aveva rilevato diverse situazioni preoccupanti:

  • La gestione poco trasparente della Cassa Pensioni
  • L’aggiramento del CCL del Lago Maggiore
  • Le irregolarità nel rispetto della Legge sulla durata del Lavoro e rispettiva Ordinanza (nel frattempo, il SEV è intervenuto presso l'UFT)

Su questi punti sensibili i Sindacati hanno riscontrato difficoltà ad ottenere informazioni come pure ad instaurare un dialogo sociale costruttivo con la Direzione.  

Ai nostri occhi questi licenziamenti non sono una coincidenza: sono un attacco diretto e deliberato contro l’attività sindacale. Sono il chiaro segnale di una politica di repressione e intimidazione. Non è accettabile che ciò avvenga, a maggior ragione in un’azienda che riceve finanziamenti pubblici! Ecco perché questa petizione ha ottenuto un enorme successo in tutta la Svizzera. Le numerose firme sono un’attestazione di solidarietà con i tre lavoratori licenziati e con tutti gli altri lavoratori ancora in forza all’azienda, che si trovano in balia di un datore di lavoro senza scrupoli.

I firmatari chiedono:

  • Il ritiro immediato dei licenziamenti
  • L’intervento urgente delle autorità politiche e istituzionali del cantone e della città
  • Lo stop a ogni finanziamento pubblico a chi calpesta i diritti fondamentali dei lavoratori e delle lavoratrici

L’indifferenza non è un’opzione. I firmatari hanno reagito, consapevoli che ciò che oggi ha colpito i colleghi SNL, in futuro potrebbe toccare a loro e non è accettabile che chi difende i propri diritti venga punito!

Un pozzo senza fondo

Abbiamo già riferito in dettaglio del discutibile cambiamento della soluzione previdenziale della Società di Navigazione Lago di Lugano (SNL): gravi e persino imbarazzanti conflitti di interesse, spese di gestione patrimoniale cinque volte superiori alla norma e una performance nettamente e costantemente inferiore alla media ci hanno spinto a presentare un reclamo all’autorità di vigilanza competente a Zurigo.

Questa complessa procedura richiederà diversi mesi e si prevede che l’autorità di vigilanza giungerà a una conclusione alla fine del 2025, al più tardi all’inizio del 2026. Le nostre scoperte sono così sorprendenti e sconcertanti che difficilmente riusciamo a immaginare che non avranno conseguenze. Ma aspettiamo con pazienza e fiducia.

La SNL sembra però non avere questa pazienza e questa fiducia. Il nostro segretario sindacale responsabile del dossier Angelo Stroppini ed io siamo stati recentemente invitati a una conciliazione. L’accordo offerto era, in parole povere: «Ritirate le accuse mosse finora e in cambio non vi citeremo in giudizio». Va da sé che abbiamo respinto con fermezza e indignazione un’offerta del genere.

Nel frattempo, la SNL è stata oggetto di numerosi atti parlamentari del Gran Consiglio ticinese. Oltre alle numerose domande relative alla cassa pensioni, sono oggetto di chiarimenti anche i crediti concessi e ammortizzati per un importo di 391.712 franchi. Il presidente della SNL Agostino Ferrazzini dispone della firma individuale all’interno della SNL e commenta così: «Anche il nostro predecessore nel 1916 aveva la firma individuale, è una nostra tradizione». Non è uno scherzo! Attualmente si sta anche discutendo la concessione di un prestito a sei cifre a una società di catering il cui presidente è Martino Pinelli, uomo di fiducia del presidente della SNL Agostino Ferrazzini, e la cui vice presidente è Mirjam Ferrazzini, sua moglie. Come se ciò non fosse già abbastanza strano, la Gastroline non permette nemmeno che i suoi conti vengano revisionati.

Al SEV abbiamo già avuto modo di constatare questo modo di procedere inaccettabile da parte della SNL durante l’inchiesta sulle casse pensioni. È inaccettabile che la SNL si permetta semplicemente di ammortizzare crediti enormi licenziando al contempo tre collaboratori meritevoli.

Commento di Aroldo Cambi, Amministratore delle finanze del SEV